Nell’ambito della produzione di birra italiana, fra le tecniche utilizzate, emerge la tendenza di produrre birra non filtrata e non pastorizzata. Questo approccio, fa parte di una serie di espedienti per mettere in risalto le peculiarità del prodotto e delle materie prime di cui è composto.
Nel corso degli anni infatti, il nostro Paese ha visto un aumento considerevole di appassionati ed esperti nel settore della birra dando il via a un parallelo affinamento delle tecniche di produzione e un costante impegno nella ricerca della qualità. La produzione di birra non pastorizzata e non filtrata abbraccia il concetto di mantenere il prodotto il più vicino possibile al suo stato originale, preservando le caratteristiche naturali che definiscono il suo profilo gustativo e organolettico.
Mentre in passato tali tecniche di produzione rimanevano prerogativa dei birrifici artigianali, oggi utilizzare l’appellativo “non filtrata” e/o “birra cruda” (non pastorizzata) è ormai un trend di punta anche per i colossi dell’industria birraria, in risposta alle richieste di un mercato sempre più alla ricerca di “birre premium” che rievochino l’idea di autenticità e genuinità del prodotto.
- Freschezza: Non sottoporre il prodotto a trattamenti termici intensi con la pastorizzazione, permette di mantenere la vitalità e i nutrienti naturali che altrimenti potrebbero essere persi durante il processo di riscaldamento. La conservazione di queste importanti componenti è la ragione per cui il prodotto non pastorizzato viene anche definito “birra viva”.
- Gusto: La presenza di lievito e altre particelle che persistono nella birra poiché non separate dalla parte liquida attraverso il sistema di filtrazione, donano un profilo di gusto più ricco e una sensazione in bocca più piena. Le note di malto e le sfumature speziate emergono in modo maggiormente evidente, regalando un’esperienza di degustazione unica.
- Colore: Evitare il processo di filtrazione permette al prodotto di preservare un aspetto caratteristico, spesso descritto come “torbido”. Questa opacità è il risultato delle particelle sospese che contribuiscono alla sua complessità, aggiungendo un elemento visivo distintivo.
- Profilo aromatico: La birra non pastorizzata e non filtrata offre una varietà di aromi che abbracciano una più vasta gamma di profili. Dai toni fruttati alle spezie sottili, ogni sorso è un’esplorazione attraverso le diversità aromatiche. L’esperienza è arricchita dalle sfumature del malto che mantengono la loro vitalità dall’inizio alla fine.
- Sostenibilità: Queste modalità di produzione possono essere riconducibili a un approccio sostenibile, nell’ottica di un risparmio energetico e idrico. Eliminare la necessità di due processi produttivi, in questo caso filtraggio e pastorizzazione, può aiutare a ridurre l’impatto ambientale, promuovendo pratiche di produzione consapevoli.
Tutti i benefici derivanti da tale approccio al processo sono per noi elementi imprescindibili che ci hanno portato a scegliere di produrre esclusivamente birre non filtrate e non pastorizzate. In Birrificio del Ducato, crediamo fermamente che preservare l’integrità del profilo gustativo e aromatico delle materie prime e del nostro prodotto finito, sia la chiave per garantire un’esperienza birraria di massima qualità.
La birra non filtrata e non pastorizzata è molto più di una bevanda; è un’esperienza ‘craft’ che celebra la diversità e la bellezza delle materie prime. Attraverso un approccio al processo di produzione che mette in risalto la natura autentica della birra, vogliamo regalarvi un viaggio sensoriale unico.
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